Progetto tra i 5 finalisti del secondo grado.
Livorno città di terra e d’acqua dove la storia e la tradizione devono incontrare l’innovazione. Su questi assunti generali abbiamo sviluppato la proposta progettuale del secondo grado del concorso.
Abbiamo voluto immaginare Via Grande elegantemente connotata da questo presupposto con il disegno della pavimentazione come richiamo all’idea di limite e al contempo di incontro tra terra ed acqua, elementi fortemente presenti nella città. Un’ininterrotta linea spezzata corre sotto i portici di Via Grande rimandando al concetto di un nuovo “fosso” contemporaneo che scorre in mezzo alla città. Le due pavimentazioni (bianca e grigia) si incontrano in una sorta di “litorale” della cultura, della storia e del commercio.
A questo primo livello narrativo proponiamo di sovrapporne un secondo livello che si pone come obiettivo il dialogo con la storia, la cultura, la memoria.
Un’impostazione progettuale che intende conferire alla Via Grande una nuova forza catalizzatrice, rendendola un luogo rinnovato, attrattivo, confortevole e animato.
In quest’ottica generale Largo Cisternino e Piazza Colonnella sono reinterpretati come dei salotti urbani, luoghi di snodo e di sosta in cui verde urbano, panchine, arredi e nuova illuminazione tracceranno una nuova rotta che porterà a un futuro urbano in cui le persone, e non più le auto, saranno al centro della scena.
La proposta è stata concepita in modo da poter essere in futuro completata a seguito dell’auspicabile decisione di rendere pedonale il primo tratto del sedime stradale, quello tra il mare e Piazza Grande. Tale scelta assumerebbe un valore paesaggistico nonché simbolico grazie all’inserimento di nuove alberature e zone di sosta e socialità.
Il disegno pavimentale si compone di due livelli progettuali sovrapposti e visivamente leggibili.
Il primo livello rimanda al concetto di connessione tra i due elementi primari di definizione di un paesaggio costiero: la terra e l’acqua, elementi così presenti nella città di Livorno da connotarne l’essenza.
Il disegno pavimentale di base dei rinnovati portici di Via Grande è una sorta di “celebrazione” di questa caratteristica, la linea spezzata che unisce i due tipi di pavimentazioni, che richiamano astrattamente l’immaginario del “bordo” in cui, per l’appunto, l’acqua incontra la terra. Effetto ottenuto attraverso la realizzazione di una pavimentaione di due tonalità di grigi differenti accostati.
Le due cromie, sono elegantemente cucite grazie alla disposizione in filari a correre di lastre dimensionalmente uguali, determinando così un’unica linea di fuga.
Il secondo livello prevede la valorizzazione della palladiana con ricchi intarsi bordati da una preziosa cornice di ottone, come quadri colorati incastonati tra terra e mare.
Questo atteggiamento progettuale permette di mantenere, senza amare rinunce e rinnovandone il senso, il prezioso e caratteristico sistema di pavimentazione.
Al contempo, di tratto in tratto, sarà possibile decidere quale e quanta pavimentazione mantenere e recuperare, con un notevole beneficio in termini di costi realizzativi e manutentivi.
Gli intarsi di palladiana saranno realizzati in tre forme geometriche base: il cerchio, il rettangolo e il rombo. Queste si alterneranno in settori omogenei corrispondenti al variare del tipo di palladiana e quindi ai vari edifici che si susseguono, sottolineando in questo modo la specificità e la ricchezza dell’insieme.