“cubo”

Ristrutturazione

Cliente
Privato
Anno
2004
Luogo
Torino
Tipologia
Residenziale
Foto
Beppe Giardino


L’appartamento, di 55 mq, si trovava all’ultimo piano di un palazzo degli inizi del Novecento, sopraelevato negli anni Settanta, nel centro di Torino. La proprietà includeva anche un sottotetto di 15 mq. fino a quel momento disabitato e accessibile solo dall’esterno. Obiettivi dell’intervento erano quello di ottenere un unico spazio con l’unione dei due livelli e quello di definire delle aree funzionali: una zona cucina – pranzo, un soggiorno a doppia altezza e una zona notte.

Il progetto ha previsto l’inserimento di un volume a base quadrata., un cubo, completamente rivestito in MDF, che caratterizza tutti gli ambienti della casa e ne diviene il protagonista. Collocato nella parte centrale dell’ appartamento, esso articola lo spazio, lo separa senza dividerlo e diventa il contenitore di tutti i servizi: il bagno, un armadio e gli incassi della cucina. La scala per accedere alla zona notte è ritagliata nel volume stesso del cubo; se ne distaccano tuttavia gli ultimi gradini, che completano la rampa, per non alterarne l’essenzialità. Il bagno, particolarmente curato, si distingue per l’uso dei materiali e per l’attenzione all’aspetto tattile. Il pavimento è un parquet antico in noce recuperato da un alloggio dell’Ottocento, il piatto doccia è una lastra inclinata in pietra.



Studioata ha ristrutturato una mansarda su due livelli concepita come unico spazio; l’ambiente è suddiviso in aree funzionali da un elemento cubico centrale che racchiude in sé il servizio igienico, l’armadio e gli incassi della cucina.
Nell’area destinata a soggiorno è stato progettato un camino a legna con canna fumaria che esce in copertura; l’elemento è completamente ideato e progettato su misura. Le linee e i materiali richiamano lo stile essenziale dell’ambiente nel quale è inserito: forme geometriche pure, linee minimali; il volume del camino, incassato nel muro perimetrale, sfugge e si sottrae allo spazio giocando in contrasto con il parallelepipedo emergente, semplicemente intonacato, allungato e spoglio della canna fumaria. Unico elemento di spicco è la lastra di pietra incassata nella parete che ne sottolinea la presenza con eleganza. Il fuoco acceso è il protagonista: punto di discontinuità luminoso, caldo e vivo nell’ampia superficie bianca.


CREDITI
Strutture: Studio Galvagno-Leoncedis